il politico nostrano amava la gnocca.

 

Il politico nostrano amava la gnocca. Delle mignottone. Non delle escort (troppooo care) ma proprio mignottone. Arrivava di sera, neanche tanto tardi, con la tipa da marciapiede di turno. Qualche volta bionda, qualche volta mora, ma spesso nera o ebano. Consegnava i documenti, salutava orgogliosamente e allegramente e poi saliva in camera.  Con lui ci si poteva mettere l’orologio: 59 minuti spaccati (più o meno 1% se ci sono lettori sondaggisti). Naturalmente, grazie anche ai “bisogni” del politico nostrano, la provincia era strapiena di mignottoni da marciapiede, da sentiero di campagna, da cavalcavia, da superstrada, da strada statale. Un comitato locale moralizzante prese consistenza. La battaglia contro le portatrici sane (per lo più) di sesso a pagamento iniziò con plateali manifestazioni. Dopo il sit-in davanti la prefettura, l’incatenamento sulla porta del Comune, la consegna di adesivi antiprostituzione agli automobilisti, per lo più camionisti, il comitato moralizzante indisse una…… fiaccolata. Che si svolse un venerdì sera. Il sabato aprìì il giornale che, tra le altre, riportava anche la notizia del successo di tale manifestazione. Con tanto di fotografie. Mi stava venendo da ridere nel guardarne una in particolare, quando entrò il politico nostrano con una mignottona da poco prezzo:  treccine multicolori, stivaloni a mezza coscia nonostante fosse quasi estate, seni tenuti su a fatica da una specie di reggiseno rosa sbiadito, minigonna ascellare fatta apposta per mettere in evidenza le mutandine. Nere. Sigaretta (che costrinsi a spegnere immediatamente) senza filtro in bocca che ormai aveva preso il colore del rossetto.  Chiesi i documenti e lei infilò la mano nello stivalone e, dopo vari tentativi, riuscì a trovare il permesso di soggiorno, o quel che di lui rimaneva. Il politico nostrano guardava di traverso il giornale. Sfruttai l’occasione per dirgli “uhè ma sei venuto bene nella foto della fiacc…….” Non riuscìì a terminare perché lui mi afferrò un braccio e con il dito sulle labbra tirò un fuori un “Shhhhhhhhhhhhhh”. Io continuai con “ma dai cosa vuoi che sia… l’importante è essere fotogenici no?”. Lui spinse verso l’ascensore la mignottona e si girò sorridendo facendomi l’occhiolino.

Scoprìi così che, sorprendentemente, ci sono delle volte in cui ai politici non piace essere….fotogenici. Cari lettori: meditate!!!

il politico nostrano amava la gnocca.ultima modifica: 2011-05-19T15:48:54+02:00da movethenight
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