La squadra di mezza classifica che viene a giocare in città è formata per lo più da giovani calciatori. E’ facile capirlo dal modo in cui ordinano il caffè, chiedono informazioni, salutano tutti ed non hanno l’aria solita da “ma lo sai chi cz sono io?”. C’è solo un cosidetto “campione”. L’unico che dorme in una camera singola e che, quasi fosse per contratto, mi chiama spesso alla reception per seppellirmi di “richieste”. Nello sport, ho capito nel tempo, quello che conta più in una squadra di calcio si riconosce dalla quantità delle richieste rivolte al personale alberghiero. Ed è proprio il “campione”, che, in italiano approssimativo, mi chiama verso le 23.00 per  comunicarmi che è in attesa di una valigia importante che dovrebbe arrivare entro un paio di ore. Sul momento, prendo la comunicazione come ovvia. Col caos in aeroporto magari è stata momentaneamente smarrita e …. Poi mi viene in mente che questa squadra da mezza classifica è arrivata in pulmann. Allora mi arrendo e smetto di pensare, tanto fra un Po’ saprò di cosa si tratta. Verso l’una finalmente scopro l’essenza della valigia importante: si ferma davanti all’entrata un taxi sloveno e ne esce una bionda che più bionda non si può. Entra insieme alal nuvola del suo profumo, delicato ma impregnante, che, confesso, mi attizza subito. Altissima, occhi azzurri azzurri, carnagione chiarissima. Mani curate con unghie lunghe laccate di rosso. Labbra carnose dipinte di un rosso scuro pendant con la borsetta che tiene in mano. E’ lei la famosa valigia. Penso subito ad una escort, ma poi si avvicina e noto qualche piccola ruga e una leggera sbavatura del rossetto. Il colore blu scuro della camicetta che contiene due tette da quinta, non si  coniuga con la corta gonna nera- Le gambe sono un po’ grosse e le calze non coprono qualche difettuccio qua e là. Allora capisco: la valigia importante che il “campione” aspettava è un….mignottone. Ne ho la prova provata quando le chiedo un documento e lei comincia a rovistare nella borsa trovandolo dopo vari tentativi. Sapete, cari lettori, che una escort ce l’avrebbe avuto in mano il documento. Una volta registrata lei si avvia verso l’ascensore e sparisce dalla mia vista. Tutta questa riservatezza del “campione” mi mette di buonumore. Penso a quanto sarebbe stato meglio se tra le mille “richieste” ci fosse stata anche quella del mignottone di turno. Di sicuro sarebbe stata di una classe ben superiore a quella appena vista. Ma è sempre così’: i cosidetti campioni pensano che scegliere all’estero sia molto più pagante. In realtà dovrebbero capire che bisogna rivolgerti agli “esperti” locali. Uno come me insomma.